Mostro Alimuri: Indagato il sindaco di Vico Equense
L’ecomostro di Alimuri alimenta un nuovo capitolo giudiziario. La procura della Repubblica di Torre Annunziata ha iscritto nel registro degli indagati il sindaco di Vico Equense, Gennaro Cinque, per omissioni di atti d’ufficio. La vicenda sarebbe collegata all’incidente capitato il primo luglio scorso a un giovane di Meta, L.S., 17 anni, tuttora ricoverato all’ospedale Cardarelli di Napoli per i traumi subiti a causa del cedimento del solaio di uno dei balconi del secondo piano della struttura, sul quale lui si era arrampicato. L’iscrizione nel registro degli indagati del sindaco di Vico Equense sarebbe scaturita per presunte carenze nell’installazione della cartellonistica per segnalare i divieti di accesso nell’area recintata. Nei giorni scorsi, nella zona dell’ecomostro di Alimuri, che separa il territorio di Vico Equense da Meta, è stato effettuato un sopralluogo con la partecipazione di rappresentanti della Capitaneria di porto di Castellammare, dei carabinieri della compagnia di Sorrento, di tecnici e agenti di polizia municipale dei due Comuni, di funzionari della Regione Campania con l’obiettivo di individuare adeguate misure di prevenzione per impedire l’accesso alla struttura pericolante, nonostante i cartelli di divieto ai tre piani dell’ecomostro e nelle aree circostanti. La lunga storia del rudere di Alimuri inizia nel 1962 con la progettazione dell’opera, destinata a ospitare un albergo. Dopo alterne vicende i lavori vengono bloccati definitivamente nel 1986. Ventuno anni dopo, nel 2007, il ministro Francesco Rutelli avvia le procedure per l’abbattimento. Sull’iniziativa si apre un vespaio di polemiche e Francesco Rutelli sospende le procedure. Venti giorni fa, con l’incidente al 17enne di Meta, si riparla dell’ecomostro di Alimuri.