ALIGI SASSU MEDITERRANEO
In mostra a Sorrento fino al 25 settembre, nelle sale di Villa Fiorentino, le opere di Aligi Sassu, artista di origini sarde vissuto tra Milano, dove nacque nel 1912, Parigi, Albissola, e Mallorca, dove morì il 17 luglio 2000. La mostra, promossa dal Comune di Sorrento e dalla Fondazione Sorrento e curata dall’architetto Marisa Zattini in collaborazione con il figlio dell’artista Carlos Julio Sassu Suarez, ha per tema "Aligi Sassu Mediterraneo": oltre 80 opere (dipinti, sculture, ceramiche, disegni, bozzetti teatrali) realizzate tra il 1930 e il 1997, concesse dall’Archivio Aligi Sassu e da alcune collezioni private, ora dislocate su tutti e tre i piani della Villa sorrentina, fra opportune didascalie, testi di approfondimento e video sull'artista.
In una epoca, come la nostra, contrassegnata da "relativismo" artistico, in cui tutto, o quasi, sembra potersi chiamare "arte", finanche le più impensabili "astrazioni" dalla realtà, le opere di Sassu si distinguono, rincuorando, per il loro inconfondibile carattere figurativo. Compito dichiarato dell'artista, per Sassu, è "uscire dall'oscurantismo dell'accademia delle avanguardie che hanno tentato di estirpare la sostanza dell'arte mediante la non forma-informale". Una pittura figurativa che si traduce nei colori accesi e nelle calde atmosfere delle terre bagnate dal Mediterraneo, dalla Sicilia alla Spagna, alla sua terra natale, ben rappresentate dalle varie sezioni in cui è articolata l'esposizione.
Solari e vivacemente colorati sono infatti i bozzetti sulle scene e i costumi dei "Vespri siciliani" di Giuseppe Verdi, che, come scenografo, fu incaricato di realizzare nel 1973, per la riapertura del Teatro Regio di Torino.
Animati di fervore "mediterraneo" sono pure i suoi numerosi "cavalli", realizzati in bronzo o dipinti, "nervosi, dalle code sferzanti come fruste e dalle criniere inquiete", parole del Maestro, che sembrano balzati fuori dal mondo delle fiabe e delle leggende, protagonisti di incursioni e mitiche battaglie. Molto lontani dunque dagli animali stanchi dei pastori sardi, ma alquanto vicini all'impeto vitale che ha pervaso l'intera produzione dell'artista.
Emblematico in questo contesto il ciclo degli "Uomini rossi", nudi, pieni di passione naturale per la vita, quella forza interiore che spinge gli uomini a combattere per i propri ideali.
Impeto che per Sassu si manifesta anche come passione per l'arte, un amore, e un impegno, che l'accompagnò per tutta la vita. Nel 1994 egli stesso dichiarò: "Io sono votato alla pittura, al disegno, alla scultura: per questo continuerò a cercare, a lavorare sino all'ultimo alito di vita"
Info utili: "Aligi Sassu Mediterraneo", Villa Fiorentino, Corso Italia, 56 - Sorrento (NA). Orario di apertura: Da lunedì al venerdì 10.00-13.00/17.00-21.00; sabato e domenica 10.00-13.00/17.00-22.00. Ingresso libero.