Vico Equense: Sparatoria a ferragosto
Serata di Ferragosto movimentata sul molo di Vico Equense. In un agguato è stato gambizzato un aspirante boss di Castellammare di Stabia ed è rimasta ferita una sua amica, il tutto con "lieto fine" e l'annuncio della vendetta comunicati su Facebook. Nino Spagnuolo, 35enne pregiudicato, ritenuto esponente di spicco del clan D'Alessandro, ha scritto: "La vendetta è un piatto che va servito freddo".
Poco prima delle 2 di notte, sul pontile del molo in località Marina di Vico, Spagnuolo aveva appena lasciato la sua imbarcazione in compagnia di una ventenne sudamericana per partecipare al classico falò di Ferragosto, quando è stato avvicinato da due uomini che, a volto coperto e davanti a decine di persone, hanno esploso alcuni colpi di pistola, prima di fuggire via mare a bordo di un gommone. L'uomo è stato raggiunto da un proiettile a una gamba, mentre una scheggia metallica ha colpito al piede la donna che era con lui.
Secondo gli inquirenti, i due sicari avevano il compito di uccidere Spagnuolo e non di gambizzarlo, ma la reazione del ras stabiese avrebbe scoraggiato i due killer, costringendoli alla fuga. L'obiettivo era proprio Nino Spagnuolo che, alcuni anni fa, fu protagonista di una plateale evasione durante un'udienza per direttissima al tribunale di Gragnano, prima di essere arrestato poche ore dopo la sua fuga. Sul fatto, intanto, indagano i carabinieri di Sorrento, che sul posto hanno trovato e sequestrato un bossolo calibro 9 e 3 ogive deformate. Spagnuolo e la ragazza sono stati medicati al pronto soccorso dell'ospedale di Vico Equense per lesioni guaribili in meno di un mese.
Ma "niente ci fa paura" è uno dei commenti alla sua frase. Il richiamo di Facebook, infatti, non risparmia nemmeno gli aspiranti boss della malavita stabiese, divenuti veri e proprio maniaci della "condivisione". Poche ore dopo l'agguato, Spagnuolo non si è sottratto al gioco delle parti, pubblicando messaggi dal significato fin troppo chiaro. Sul suo profilo "Nino Manuel Spagnuolo", il 35enne si è collegato ed ha rassicurato "amici e parenti": "Vi raccomando di non stare in pena per me, sto benissimo e mai sentito meglio. Parola d'onore, state senza pensiero".
Al messaggio rassicurante segue l'avvertimento ai sicari ingaggiati per ucciderlo: "Occhio per occhio, dente per dente". Ciò fa temere per una nuova guerra di camorra a Castellammare di Stabia, dove le nuove leve di Scanzano e dell'Acqua della Madonna si stanno fronteggiando ormai da mesi per prendere in mano le redini del clan D'Alessandro, decapitato dagli arresti seguiti all'omicidio del consigliere comunale Gino Tommasino.
Fonte: La Repubblica