Sant'Agnello: Festa privata alla Marinella - scatta la polemica
Sant’Agnello. Terrazza della Marinella off-limits per i cittadini a causa di una festa privata organizzata nel locale, scoppia la prima bagarre. Opposizione all’attacco. Un panorama «negato», anche se la struttura ha ricevuto tutte le autorizzazioni dall’ente municipale. In tackle sull’amministrazione del neo sindaco Piergiorgio Sagristani spunta Antonino Coppola, già assessore e capogruppo di minoranza. «Gli inizi non fanno ben sperare - dice l’ex vicesindaco -. Vedi vicenda della terrazza della Marinella concessa per una festa privata e resa non accessibile ai cittadini. Abbiamo presentato un’interrogazione per sapere come e se tutto ciò sia possibile. Comunque, senza entrare nei formalismi autorizzativi a noi interessa soprattutto la sostanza. Non si può sottrarre ai cittadini un luogo pubblico e concederlo per una manifestazione privata». Coppola analizza gli scenari: «Veniamo da un periodo di amministrazione il cui epilogo è stato un commissariamento prodotto da manovre mal celate derivanti essenzialmente da smanie ed ambizioni personali di qualcuno. I conti del Comune sono in ordine, c’è un tesoretto nelle casse e i lavori per varie opere pubbliche sono pronti a partire. La gente ci “guarda”. Non guarda solo la maggioranza, cui spetta il compito di dare risposte rapide e concrete, ma tutti noi componenti del consiglio. Non credo di sbagliarmi, se dico che le persone ci chiedono innanzitutto serietà e responsabilità. Proveremo a fare la nostra parte di opposizione, sia esercitando il doveroso controllo sia dando il nostro apporto propositivo laddove la maggioranza risulti carente. Ascolteremo e parleremo a tutto il paese: vogliamo fare proposte nell’interesse generale. Abbiamo la sensazione che il clima sia cambiato. C’è una reale richiesta di rinnovamento che appare poco percepita da questa amministrazione». C’è spazio anche per un’altra vicenda: «Abbiamo invano chiesto di abolire la carica di presidente del consiglio perché inutile e quindi dispendiosa. Abbiamo spiegato che, per il nostro Comune, che ora – per la nuova legge - ha in tutto solo 10 consiglieri, un sindaco e un vice, dovrebbero essere più che sufficienti per presiedere le riunioni del consiglio. Sarebbe stato solo un giusto piccolo segnale di sensibilità in questo momento di crisi. Chiederemo l’abolizione o quanto meno la riduzione dell’indennità di carica per gli assessori. Il sindaco, pur sensibile su questo tema, appare avere le mani legate: gli assessori sicuramente non sembrano d’accordo. Capitolo donne. Con convinzione diciamo “Benvenute” nel consiglio. Speriamo di essere smentiti ma c’è il timore fondato che si tenti comunque di tenerle ai margini».